Zampalesta u cane tempesta

Spettacolo di burattini tradizionali calabresi.
Di e con Angelo Gallo. Scene, burattini Angelo Gallo
Per un pubblico di tutte le (Durata: 60′)

Lo spettacolo nasce dalla collaborazione artistica di Angelo Gallo con Gaspare Nasuto. Angelo Gallo con questo progetto riesce ad inseire la Calabria nella mappa internazionale delle regioni con
la tradizione autentica dei burattini ancora attiva. Prova a far ripartire tale arte attraverso la costruzione di
figure intagliate nel legno dallo stesso burattinaio, la recitazione rigorosamente dal vivo e il movimento dei piccoli attori di legno. Tutto questo fa dello spettacolo una piccola perla per un pubblico di tutte le età.
In un piccolo borgo calabrese, un cane lupo ridotto in catene dal padrone, scappa seminando il panico in tutta la comunità. Zampalesta, questo il nome, s’imbatterà in varie tipologie umane, quasi archetipali, con una sequenza di situazioni colorite che gli daranno occasione di continuare a combinare guai. Ad interrompere il dinamismo esilarante, sarà il siparietto proposto dallo stesso autore, che indirizzerà la partecipazione del pubblico verso il nodo della rappresentazione: il gap che sempre costituisce la comunicazione quando è violenta. La redenzione del padrone, che dopo tanto capirà che anche un cane, come ciascuno di noi, ha bisogno d’amore, riporteranno Zampalesta alla mitezza originaria ed all’amore per chi amore saprà dargli.
Lo spettacolo ZAMPALESTA U CANE TEMPESTA presentato all’interno della XXV edizione del “Festival Internazionale del Teatro” a Porto Sant’Elpidio ha vinto il premio OTELLO SARZI 2014.
Lo spettacolo era stato dapprima selezionato insieme ad altre compagnie emergenti provenienti da tutta Italia. Ecco la motivazione della giuria:
“Per essere riusciti a mescolare in maniera originale gli stilemi delle guarattelle, reinventandole attraverso la lingua calabrese, con un uso sapiente del ritmo e della manipolazione dei burattini, valorizzando in maniera autonoma la lezione registica di uno dei maestri del genere.”